La metafisica generatrice di strumenti
Gli strumenti dinamici, come dice il nome, sono sempre in fase di costruzione, di completamento. Qual’è il compito della metafisica realistico integrale come scienza? Quello di generare gli strumenti di pratico utilizzo che si validano attraverso la pratica quotidiana e comunitaria. In questo modo la metafisica può avere un ruolo sapienziale nel sociale, o meglio in questa società che oggi stiamo vivendo.
L’importanza del panorama
A che cosa serve la metafisica realista? Serve a guardare un panorama, la sua funzione tra le scienze, perché di scienza si tratta, è un po’ come la vista che si ha dal monte Carega, uno dei monti che si trovano presso Verona: nelle giornate limpide, dalla sua cima si vede a sud fino a Bologna e al suo appennino.
Come si può fare dalla cima di un monte così si può fare attraverso la metafisica: è una scienza attraverso cui si può individuare la direzione generale, cosa utilissima quando si deve entrare in terre sconosciute.
La metafisica da sola non basta, se lo pensassimo finiremo col concludere come don Ferrante che “la peste non esiste” perché non la si vede: occorrono le scienze. La metafisica è un continuo confronto della mia percezione con la realtà, dove il primato è sempre e solo della realtà. Nessuna citazione di libri solo della realtà, ma le scienze sono gli strumenti che la metafisica usa per vedere anche ciò che non è visibile direttamente all’occhio umano.
Compito della metafisica è generare una corretta e generale visuale della realtà e i criteri di controllo delle mie azioni.
Dopo essere stato sul Carega so, so per esperienza , pur non essendoci mai stato , che nessuna strada che corre insistentemente verso Nord può andare a Bologna. Quando la percorro in quella direzione il mio sospetto di essere fuori strada si fa sempre più forte col passare dei minuti.
É stato proprio il panorama a rivelarmi che la strada giusta, alla fine, deve puntare a sud.
La metafisica proprio perché è “ scienza dell’universale ” non mi mostra tutto, spesso non vedo alcuni ostacoli particolari. Continuando col nostro esempio posso dire che dirigendomi verso Sud mi imbatto nel fiume Po. La strada verso sud è giusta, e se io volessi nuotare potrei pure proseguire nella stessa direzione e arrivare, ma mi conviene spostarmi verso destra o verso sinistra lungo le rive del fiume sino a trovare un ponte.
Al di fuori di questa metafora, la metafisica (realista integrale e solo quella) è la scienza che studia l’universale e perciò si occupa dell’ente che è definito come “ qualsiasi cosa che a qualsiasi titolo esista ” e lo fa attraverso l’adeguazione dell’intelletto alla realtà della cosa ( adaequatio intellectus et rei ). La metafisica perciò è una scienza molto concreta ed umile perché si occupa del reale, degli oggetti che tocco. Il suo pregio è proprio quello di occuparsi delle proprietà universali e per ciò essere “trasversale” a tutte le altre scienze, e verificabile da TUTTI.
Nella realtà storica siamo immersi tutti, da mattina a sera. Poiché vi sono immerso e ne ho esperienza diretta non mi occorre sapere tutto sulle scienze che la descrivono: per decidere mi basta avere una visione generale degli obbiettivi e dei metodi per raggiungerli. È ciò che afferma il mio amico Enrico quando ricompone le lettere di sociologia in “ ciò lo so già ” : in effetti quello che viviamo lo sappiamo benissimo anche noi. Vediamo dunque cosa racconta alla mente la quotidiana esperienza dell’universale, costruiamo perciò la nostra “bussola metafisica”.
il significato ed il valore degli strumenti metafisici
La metafisica realistico integrale comprende tanto la metafisica realista statica quanto la metafisica realista dinamica. La loro compresenza è importante perché esse forniscono gli strumenti per la conoscenza del reale, e solo attraverso l’utilizzo di entrambi gli strumenti (statici e e dinamici) perveniamo alla conoscenza del reale tutto intero.
Gli strumenti della metafisica
La metafisica la conosciamo e la esercitiamo attraverso i suoi strumenti: piani dell’essere, trascendentali, cause dell’essere, … . Come mai nella metafisica esistono questi strumenti?
Compito della metafisica è osservare l’ente dal punto di vista delle sue caratteristiche universali. Solo l’universalità della caratteristica osservata consente di inserire quella determinata caratteristica all’interno del piano essenziale. Ad esempio la mela ha un picciolo, e poiché non può esistere una mela se non esiste il collegamento con la pianta che la genera, il picciolo appunto, essa è una caratteristica essenziale.
Poiché è essenziale è anche universale tanto da poter affermare che “tutte le mele hanno un picciolo”. Avere il picciolo è una caratteristica essenziale, ma non lo è invece essere rossa perché le mele sono anche gialle e verdi, questa caratteristica del colore è invece una caratteristica fenomenica tipica del frutto che sto osservando.
La metafisica in quanto scienza mi ha appena aiutato ad ordinare le mie percezioni. L’osservazione del reale che effettuo si mantiene ordinata, classificando le acquisizioni all’interno delle caratteristiche dell’ente considerato in universale. Per questo è strumento della mia conoscenza: da questo punto di vista il piano essenziale è strumento della conoscenza che ci consente di distinguere la Razionalità Interna Oggettiva dalle altre caratteristiche.
La metafisica realista “statica”
La metafisica realista si rivolge alla conoscenza dell’ente che appare in natura con un “ actus essendi” immediato. La mela un attimo prima non c’era, poi il fiore viene fecondato dal polline e un attimo dopo inizia il suo sviluppo come mela e non più come melo. La mela si nutre dal melo ma non è più lo stesso ente.
Gli strumenti della metafisica statica servono perciò a riconoscere l’ente, analizzarlo nelle sue componenti astraendo l’uno o l’altro piano attraverso strumenti codificati da migliaia di anni ma sopratutto “incorporati” nella mente umana e nella cultura. Riconoscere il melo distinguendolo dalla mela è la base della nostra sopravvivenza e anche della nostra intelligenza.
la metafisica realistico dinamica
La metafisica realistico dinamica si rivolge alla conoscenza di tutti quegli enti che appaiono nella storia attraverso un “ actus essendi ” perpetuo, a partire dall’EDUC fino alla famiglia. In pratica si tratta di quell’infinità di enti storici, che hanno la caratteristica di cessare di esistere nel momento in cui cessa l’agire che li fa esistere. La banca Monte dei Paschi di Siena c’è a titolo proprio, non è certamente legata al vivere ed agire delle persone che l’hanno fondata nel 1472 tuttavia esiste fintantoché qualcuno assume la sua Razionalità Interna Oggettiva e agisce in quanto banca.
Gli strumenti della metafisica realistico dinamica hanno lo stesso nome di quella statica ( piani dell’essere, trascendentali dinamici, cause dell’essere, ..) e hanno la funzione discriminare a quali settori dell’agire appartiene ciò che stiamo osservando. Il fatto che una determinata caratteristica dell’azione appartenga al piano essenziale fa sì che quella caratteristica possa essere universalizzata, a tutte le azioni. Abbiamo appena concluso che “poiché il picciolo appartiene al piano essenziale tutte le mele hanno i piccioli”: questa osservazione si rivolge alle mele presenti, ma si applica anche a quelle passate e future. Questa validità “oltre il tempo” è propria anche agli strumenti dell’ente dinamico: determinato che quella determinata caratteristica appartiene al piano essenziale essa avrà quella caratteristica qualsiasi persona la compia anche nel futuro oltre che nel passato.
Gli strumenti della metafisica Realistico dinamica assumono così
- valore di giudizio riguardo all’agire passato ,
- di controllo riguardo all’agire presente,
- di progettazione riguardo all’agire futuro.
Attraverso la metafisica realistico dinamica posso avere una sorta di “esperienza del futuro”:
- inutile battere quella strada (es.: la rivoluzione del proletariato) perché non è vitale e vitalmente operante, non produce l’unità del genere umano, non permette di costruirla e non è efficiente.
- La Cina? Ha introdotto la propria autodistruzione di stato marxista introducendo le regole di mercato al proprio interno, sarà costretta a scegliere tra sviluppo economico di stampo liberal capitalista e marxismo. Questa scelta avverrà, l’unico problema è sapere in quanto tempo accadrà. Tanto maggiore è la velocità di sviluppo economico tanto maggiore la distruzione delle logiche che guidano lo stato in senso marxista. Il che però non risolverà il problemi dell’Europa perché nascerà, oggi non c’è alternativa, uno stato liberal capitalista molto potente.
- L’Europa? Non può unirsi su base volontaria ( l’autoattivazione è caratteristica del processo organico dinamico che si può sintetizzare in vita tua vita mea ) e nello stesso tempo generare una società laicista liberal capitalista con al centro l’interesse individuale di mercato che risponde invece alla logica mors tua vita mea . Dovrà decidere … bloccare il processo di unificazione o modificare la logica di costruzione socio-economica. Anche qui il problema è solo “in quanto tempo”, ma sembra che non ne sia rimasto poi molto.
Ancora.
Poiché i piani dell’essere sono ciclici, e quindi per costruire la storia devi imparare a costruire cicli, è inutile cercare di costruire una politica basata sui leader di mussoliniana memoria. Il partito di Berluscone, quello di Casino, il partito di Del Piero,.. . La politica va costruita su cicli attivistici. Inutile cercare di costruire leader nel partito, costruisci gente capace di fare politica, l’abilità di “ generare cicli che unificano nella vita” costruirà il resto, la fama e quindi la posizione di leader di una persona.
il valore e i limiti degli strumenti grafici
Ultimamente accanto agli strumenti classici sono apparsi veri e propri strumenti grafici. Come ricordare tutto? È impossibile, e sopratutto non è rapido. Io personalmente ho cominciato ad interessarmi alla metafisica realistico integrale intorno ai 20 anni, non ho perso tempo ma solo ora che ne ho quasi 60 e dopo una vita travagliata riesco a muovermi “bene”. Non è possibile che per imparare una metafisica occorrano 30 anni di studio. La scorciatoia è quella di creare strumenti grafici che permettono di ricordare i concetti e di trasferire lo strumento al di fuori dell’ambito metafisico ma che hanno il difetto di “ingessare” la metafisica ad un determinato stadio del suo sviluppo.
Si tratta del problema che oggi si tenta di risolvere con lo strumento grafico “pentavalente” e con “scorecard” che alla fine ne nascerà. Lo strumento grafico ricorda, semplifica riassume, ma non riesce ad esprimere nella sua interezza l’ente né a sostituire lo studio. Certo riduce di tantissimo lo sforzo dell’azione pratica
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