Moneta,il motore del Mercato, dibattito

Redazione • dic 14, 2011
Signoraggio delle banche? Colpa di singoli o di econ0omisti! Un problema di meccanismo, verso  la Dynontorganic Society . Dynontorganic Society, ma con controllo pubblico sulle Banche Centrali.

GLi interventi continuano nei commenti

Dynontorganic Society, ma con controllo pubblico.

Cari amici,
sono molto contento di questo dibattito. Il video perciò aiuta a porre un problema ma non contiene in sè la soluzione, ci mostra solo che  un fatto tecnico come il denaro ci rende prigionieri di un meccanismo diabolico di cui la maggior parte delle persone non ha consapevolezza e dei pochi consapevoli quasi nessuno sa come reagire. Di fatto il video mostra come l’umanità sia preda di una realtà economica animata da un proprio principio vitale. Ciò che non si sottolinea a sufficienza però è che nemmeno i gruppi di potere sono in grado ormai di governare questo sistema e che gli stessi piccoli risparmiatori  finiscono per alimentare incosapevolmente il medesimo sistema .
Condivido pienamente le considerazioni di Roberto che centrano la natura del problema, rispondendo all’ultima  domanda del mio primo intervento e “cioè che cosa dà valore alle cose ?”
Finchè una mina antiuomo e una culla per bambino avranno lo stesso valore non andremo molto lontano non tutto infatti può essere considerato ricchezza a prescindere ! Questo è un punto che con mio grande stupore non si è mai sentito in tutti questi giorni. In questo senso è necessaria la prospettiva che noi chiamiamo dinontorganica (altri usano altri nomi, ma poco importa ) al di fuori della quale ogni altro intervento serve a niente.
Gli economisti devono perciò ripensare la moneta su base “dinontorganica” , in altre parole basare il valore la moneta su relazioni oggettivamente funzionali alla convivenza umana .

Riepilogo qualche passaggio metafisico:
Nel mondo statico sacrale il valore della moneta si fondava su un valore statico : l’oro ! Nel mondo dinamico di oggiAggiungi un appuntamento per oggi non può funzionare.
Nel mondo dinamico-secolare si è passati a dare valore alla moneta in funzione della relazione di scambio, cioè ciò che conta è lo scambio( la relazione) a prescindere da ciò che si scambia. In fin dei conti il valore è dato dal continuo divenire ( dal continuo scambio) . Questa è una prospettiva metafisica di tipo diveniristico ( Hegeliana ma anche nichilista) sganciata da ogni oggettività tranne quella dell’equilibrio.
La via d’uscita è una prospettiva di valore del denaro fondata certamente sullo scambio  ma non fine a sè stesso come al punto 2 ma finalizzato alla oggettiva  convivenza umana funzionale (Bene Comune); ha valore cioè solo ciò che costruisce la Convivenza Umana Funzionale.
Resta anche il problema della natura della Banca d’Italia ( come tutte le altre banche centrali)  che  di fatto è privata , è chiaro che una gestione statale risponderebbe al Parlamento e in qualche modo ai cittadini e quindi alla società, sarebbe perciò più sensibile alla transizione nel momento in cui la consapevolezza di questi punti divenisse più diffusa nella società.
Consapevoli di ciò tutte le persone di buona volontà devono favorire questa transizione.

Non facciamoci illusioni dalla crisi non si uscirà se non affrontando grandi cambiamenti di paradigma .
Chi tra noi svolge oggiAggiungi un appuntamento per oggi mansioni di responsabilità politica, imprenditoriale e culturale si dia da fare sollevando in tutte le sedi queste tematiche .

Luca

Un problema di meccanismo, verso  la Dynontorganic Society 

 Come fatto già rilevare precedentemente, tutto il  ragionamento  che anima il documentario si basa sull’assunto che l’oro (vedi minuto 2’32”) abbia un qualunque valore in sè e con questo garantisca la moneta, mentre ora la carta-moneta non è garantita da nulla.
Si tratta di un errore logico che inficia tutto il resto del ragionamento perché il valore dell’oro è un valore arbitrario (sale e scende in borsa) in quanto il suo valore è principalmente come mezzo di scambio universalmente riconosciuto.
Quando attorno ai primi anni del 1500 gli spagnoli tornarono con l’oro degli inca pensavano di essere ricchi. E invece non lo erano. Partendo dalla Spagna un sacco di grano costava un doblone, tornando il prezzo dello stesso sacco di grano era salito a due dobloni, perché l’oro (cioè il mezzo di scambio) era aumentato di quantità, ma non avevano fatto altrettanto le merci da scambiare ( il sacco di grano). Si era generata la prima inflazione che la storia ricordi.

Quindi il “documentario” è una bufala, non consideratelo. Può solo essere fonte di riflessione.
 Poiché non è l’oro che, cos’è che da valore alla carta moneta? é il valore delle merci SCAMBIABILI in senso dinontorganico, dinontorganico ossia funzionale alla vita. Sia l’oro che la carta moneta sono mezzi di scambio e quindi solo le merci SCAMBIABILI ne mantengono il valore.

Sottolineo SCAMBIABILI perché il valore di una merce dipende dalla sua possibilità di scambio. Possiamo infatti osservare che poiché ora non c’è più la schiavitù, la persona umana non rientra più nel mercato perché non è scambiabile. Purtroppo non posso più vendere mogli e figlie… e non hanno più valore, almeno ufficialmente tanto che le banche non le possono accettare in pegno metterci su un mutuo…! Ah, bei tempi passati. (per chi non se ne fosse accorto è una battuta)
L’automobile ha un valore ESCLUSIVAMENTE perché dinontorganica,  ossia funzionale ( in modo errato o giusto ora non importa) alla vita dei cittadini che sono disponibili ad acquistarla. Senza tale valore organico dinamico l’automobile cessa di avere un qualsiasi valore, si dice che che va fuori-mercato.
Quindi il valore del mezzo di scambio è dato dalla presenza di un prodotto/servizio dinontorganico da scambiare.

Come si genera il valore REALE della carta moneta? Attraverso la generazione di valori che costruiscono la realtà in modo vitale e vitalmente operante. Il grano lo è, e lo rimane almeno finché la gente non si sfama. Una volta sfamati tutti l’eccedenza di grano non ha più alcun valore e se voglio venderlo, in questo caso, devo trovare un nuovo modo di usarlo: allevare le galline per esempio.
Aumentando la produzione di grano attraverso la produzione di mangimi per le galline la massa monetaria in circolazione non mi basta più, la massa scambiabile di grano erano un miliardo di sacchi che costavano in tutto dieci miliardi di euro. In circolazione c’erano perciò SOLAMENTE 10 miliardi di euro. Ora però ho aumentato ancora la produzione, ho trovato come impiegarla in funzione della vita (allevo galline che mi forniscono la carne), come pago i sacchi eccedenti?
Per mantenere stabile il prezzo di un sacco di grano devo aumentare il numero di euro in circolazione. Prima producevo 1 miliardo di sacchi che costavano 10 euro cadauno, ora ne produco 1,5 miliardi. Per mantenere stabile il prezzo devo emettere nuova moneta! Se non lo faccio il prezzo dei sacchi DIMINUISCE non remunerando più nessuno: il contadino non si può comperare il trattore, la casa, il gasolio, il fertilizzante… ecc.

Quindi la Massa Monetaria in circolazione è NECESSARIAMENTE instabile deve aumentare all’aumentare della ricchezza reale SCAMBIABILE.
Come aumenta oggiAggiungi un appuntamento per oggi la massa monetaria? Il meccanismo attuale è quello della produzione di denaro in funzione della ricchezza , ma non della ricchezza reale SCAMBIABILE.
Vado in banca, chiedo un prestito, la banca si garantisce col grano, …. e alla fine mi trovo con la moneta emessa, inutile ripetere il meccanismo operato dalle banche centrali. Solo che… dovrebbe crescere al ritmo del PIL, 1,5% anno ma non è così, dovrebbero essere presenti sempre più monete cinesi e sempre meno euro, ma non è così,… . All’interno del PIL abbiamo messo di tutto.
Per simulare un ricchezza abbiamo fatto finta che una casa sia un valore SCAMBIABILE in sé ma non lo è.

1.  Se ci sono 1000 cittadini e io produco 2000 case mille di queste non hanno alcun valore, perché NON ci sono cittadini che le vogliono comperare, non hanno valore dinontorganico. Non è ricchezza REALE.

2.  Oltre a non essere ricchezza reale non è neppure SCAMBIABILE. Perché è vero che in Angola c’è una grande richiesta di case, ma queste prodotte negli USA sono assolutamente INUTILI per loro. Le case sono ricchezza solo ed esclusivamente per i cittadini statunitensi che abitano in quella zona e che per vivere producono altra ricchezza SCAMBIABILE. Attraverso la ricchezza scambiabile dinontorganica, che ne so “patate”, produco gli euro necessari alla costruzione di case.

Per far diventare una casa ricchezza scambiabile la abbiamo cartolarizzata, garantita attraverso un mutuo, … ma ad un certo punto è entrata in crisi la produzione di beni SCAMBIABILI e per i motivi sopraddetti tutto è esploso, il nostro presente come il nostro futuro che avevamo usato come garanzia.
La soluzione della crisi e della moneta?
Facile a dirsi, produrre RICCHEZZA REALE SCAMBIABILE (dinontorganica) e misurare il PIL di un paese proprio da quello. Quindi non considerare tutto ricchezza, ma solo i beni con questa valenza.

Il problema oggiAggiungi un appuntamento per oggi è tornare indietro. C’è un’enorme massa monetaria in più, chi la deve distruggere?

Le linee sono due

1.  produciamo altra ricchezza reale (dinontorganica) scambiabile, fino a pareggiare il conto (oggiAggiungi un appuntamento per oggi la chiamano “crescita” e questa si deve realizzare mentre tagliamo tutto ciò che non ha le caratteristiche di cui sopra). Ma come si fa???? I mercati sono in grado di assorbirla? Forse dobbiamo creare mercati in Angola e Mozambico! Il pianeta lo permette? Possiamo arrivare a 14 miliardi di individui tutti con questo tenore di vita?

2.  eliminiamo la moneta-carta-straccia. Ma cosa? I bond in modo che saltino gli stati? I crediti così saltano le banche?Togliamo moneta facendo così aumentare i prezzi?

In ogni caso una sola strada è possibile:

COSTRUIAMO UNA SOCIETà DINONTORGANICA che riduce gli sprechi commerciando solo quello che occorre commerciare e togliendo dal mercato quello che al Mercato non deve appartenere.

Tutto ciò che si può gestire all’interno di una comunità, NON va gestito dal Mercato attraverso Euro. Potenziando la comunità in modo solidale e sussidiario risolveremo il nostro problema perché nel momento in cui diminuiscono gli euro disponibili e non possiamo più accedere attraverso il denaro abbiamo già lo stesso servizio per altra via direttaemnte da parte della comunità.

Dynontorganic quality.

Roberto  Colpa di singoli o di economisti!

Ieri sera ho visto il video proposto: molto interessante.

Spero di far cosa utile a condividere alcune considerazioni che mi sono venute:

1-distinguerei tra denaro e meccanismo di controllo/produzione dello stesso. Il denaro, nella mia prospettiva, presenta molti vantaggi (volendo riferirmi alla mail del dott Mele non è inquinabile come l’acqua, non risente delle condizioni di salute come il “tempo lavoro” e non è pesante da movimentare come l’oro…) Assolve quindi ad una funzione ben precisa con una (discreta) efficacia. Il tema della sua convertibilità diretta in materia preziosa ho il sospetto che sia più complesso di come possa essere stato trattato nel video che mescolava la politica monetaria con quella del debito. Una sovra produzione monetaria porta certamente all’inflazione ma non ne è l’unica causa. Inoltre anche le “crisi del sistema” secondo alcune teorie possono avere nature anche non finanziario monetarie (ad esempio tecnologiche). Il meccanismo ed i soggetti che, invece, decidono quanto denaro e come farlo circolare sono gli aspetti che meriterebbero maggiore attenzione.

2-ovvietà nascoste. Una interpretazione “emotiva” del video vorrei condividerla con voi. Mi riferisco al “tono” della voce narrante ed all’impiego di alcune immagini forti che un po’ mi hanno infastidito. Immaginiamo la situazione dello stato italiano. Una nazione come la nostra che, per varie ragioni, si è indebitata per un ammontare pari alla somma della ricchezza prodotta da tutti in un anno ha un problema strutturale che non credo sia insito nei meccanismi monetari (non solo almeno). Qualsiasi buon padre di famiglia prima di indebitare in modo insostenibile il proprio nucleo familiare (credo) dovrebbe effettuare analisi prudenziali approfondite. Se la nostra politica non ha ritenuto di porre freno a questo indebitamento (forse) ha agito in modo avventato. Se, assumiamo questo come presupposto potrei azzardare come conclusione che qualsiasi strumento di regolazione quantitativa degli scambi se dato in mano a un operatore “economico” non accorto porta ad una situazione di default. Anche in un mondo in cui la moneta non esiste più possiamo sempre trovare situazioni in cui singoli o comunità non sono in grado di fare fronte ad impegni presi.

3- Il denaro è in grado di dare una approssimazione quantitativa (ben lontana dall’essere esatta o assoluta) di quanto si stia in avanzo/pareggio/disavanzo con le proprie attività. Anche l’utilizzo del debito inteso come capacità ci concentrare capitali e risorse dove servono, di fornire un ordine di priorità ed anche di fare fronte a situazioni contingenti realmente esistenti non mi pare possa essere criticabile. Operazioni di strozzinaggio, collusione, ecc. possono essere messe in atto con qualsiasi meccanismo anche non monetario. Alcuni stati del terzo mondo si sono indebitati per comprare armi o per arricchire i governi. Questo, non mi sembra corretto attribuirlo (come colpa) al meccanismo del debito e nemmeno alla politica monetaria.

4- altro capitolo a parte poco approfondito per quanto riguarda il video è quello della speculazione. Infatti la riserva bancaria obbligatoria ed il moltiplicatore del debito (collegando la sorte dei risparmiatori con gli anelli successivi ed antecedenti delle catene) vorrebbero come meccanismo prudenziale che non ci fossero operatori che rischiano d’azzardo i risparmi ed il denaro altrui. Questo mette a repentaglio un meccanismo di interdipendenza massiva.

 Sono poche riflessioni che per necessità di tempo e di spazio non sono state eccessivamente approfondite.

Spero comunque possano dare un piccolo contributo a questo interessante dibattito.

Grazie per l’attenzione

Buona serata

Marcello

Bisogna concepire tecniche per scambiare “valore d’ uso” fra gli “enti” in modo semplice ed efficace, togliendo al danaro la possibilità di essere l’ unico “Assoluto” che regoli lo “scambio di valore”.

Oppure bisogna individuare qualcosa che sostituisca la vecchia funzione dell’oro: ad esempio “tempo lavoro”; acqua; energia rinnovabile; …

Sono considerazioni a caldo, ma bisognerebbe discutere molto sull’ argomento. Converrebbe organizzare degli incontri specifici sull’ argomento.

Sino a quando non si riesce a trovare delle tecniche sostitutive e funzionali, non si hanno buoni titoli per criticare il meccanismo attuale.

Ciao Nicola

Signoraggio delle banche?

  Cari amici
  mi pare interessante sottoporvi questo filmato perchè credo tocchi il centro di tanti nostri discorsi : la produzione del denaro.
  A quanto pare la modalità di produzione del denaro è tale che alla fine del ciclo qualcuno resterà senzaltro con il cerino in mano; si tratterebbe insomma di una sorta di povertà strutturale e programmata insita nel meccanismo monetario. La ricchezza di pochi si fonda strutturalmente sulla povertà di molti. Il denaro è il vero Dio della nostra società , non  a parole ma nei fatti concreti
  Non giudico il gruppo che ha prodotto questo filmato che per molti aspetti pare lontano dalla prospettiva cristiana, tuttavia l’analisi che viene fatta pare senza contraddizioni.
  Mi chiedo piuttosto se la lotta alla povertà condotta dai cristiani non si debba arricchire anche di questa consapevolezza.
  Le domande che restano aperte dopo la visione del film mi sembrano queste: se l’oro non è più la garanzia del valore della moneta che cosa può esserlo ? Attualmente è il denaro esistente  che da valore  al nuovo denaro prodotto , ma questa come viene spiegato è una falsa soluzione , e allora che cosa può dar valore al denaro ? E in fin dei conti in che senso le cose hanno un valore ?
  Qualche suggerimento naturalmente lo potrei fornire ma preferisco sentire prima i Vs. commenti  e soprattutto le critiche. Buona visione:

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