Ecco la traccia della prima ottima relazione del prof . Gaetano Perillo a Roma, per la settimana della filosofia, al seminario di studio “Pensare i trascendentali tra teologia, filosofia e sceinze umane”,
sabato 25 novembre 2012.
Si può scaricare cliccando qui.
I TRASCENDENTALI NELLA VISIONE CLASSICA
1. Introduzione: una questione specificamente medievale 1.1 Visione classica e visione moderna 1.2 Il termine trascendentale 1.3 Kant 2. Parmenide: Il poema Sulla Natura
2.1 I due sentieri 2.2 Lo stesso è essere e pensare 2.3 L’ente è ingenerato, eterno, immutabile, immobile, unico, omogeneo, finito
3. Platone 3.1 La dottrina delle Idee 3.2 L’Idea: costituzione metafisica e gnoseologica 3.3 Il Bene 3.4 L’Uno 3.5 I cinque generi sommi: l’essere, l’identico, il diverso, la quiete e il movimento
4. Aristotele 4.1 La forma: principio metafisico e gnoseologic 4.2 L’ente si dice in molti modi 4.3 Anche l’Uno si dice in molti modi: il continuo naturale, l’intero, l’individuo, l’universale (Meth. 10, 1, Bekker 1052a 15)
5. Il Neoplatonismo 5.1 Plotino 5.2 Porfirio 5.3 Proclo 5.4 Pseudo-Dionigi Areopagita
6. Tommaso d’Aquino 6.1 l’eredità avicenniana 6.2 Filippo il Cancelliere 6.3 Alessandro di Hales 6.2 Il De veritate di Tommaso
7. Analisi di De veritate, 1,1 7.1 ogni scienza tende a principi per sé noti 7.2 l’intelletto concepisce l’ente come la cosa più nota 7.3 occorre che tutti gli altri concetti siano desunti per qualcosa che si aggiunge all’ente 7.4 l’ente non è un genere 7.5 ciò che si aggiunge all’ente è modo di essere dello stesso ente, non espresso nel nome dello stesso ente 7.5.1 il modo espresso è un certo modo specifico dell’ente (sostanza)
7.5.2 il modo espresso è un modo generale dell’ente Questo secondo punto è rilevante per i trascendentali (A) consegue ad ogni ente in sé (B) consegue ad ogni ente in ordine ad un altro (A) a. nell’affermazione b. nella negazione
a. nell’ente si assume qualcosa, ossia l’essenza dell’ente, per la quale si dice che quell’ente è ciò che è => res La res si distingue dall’ens in quanto quest’ultimo è desunto dall’atto d’essere, mentre la res designa la quiddità o l’essenza dell’ente.
b. consegue all’ente l’indivisibilità => unum (B) c. divisione dell’uno dall’altro
d. convenienza di un ente con un altro
c. la divisione dall’uno dall’altro è espressa con il nome di aliquid (qualcosa) in quanto è un aliud quid
d. si può dare soltanto per l’anima, nella quale c’è l’appetito e la potenza conoscitiva d.1 secondo la potenza appetitiva: bonum
d.2 secondo la potenza conoscitiva: verum
I cinque trascendentali per Tommaso: cosa, uno, qualcosa, buono, vero
I trascendentali sono questi, oppure si possono considerare altre nozioni come trascendentali dell’ente? I trascendentali sono cinque oppure possono essere ricondotti a tre: l’uno, il buono, il vero?
The post Graziano Perillo, I trascendentali nella visione classica appeared first on .
Nuova Costruttività onlus
Via Fratelli Rosati, 33
70023 Gioia del Colle (BA)
Email: info@dinontorganico.it
C.F. : 911 110 50 729
Leggi la nostra Privacy Policy